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Forasacchi: cosa sono e come proteggere il cane

Fare passeggiate lunghe con il nostro amico a quattro zampe è un momento molto speciale. Per noi proprietari, la passeggiata significa distacco dalla routine, per il nostro cane significa libertà, esplorazione, caccia e divertimento.

In questo periodo dell’anno scegliere il luogo della passeggiata per il nostro cane richiede la nostra massima attenzione. Per i rischi dovuti a parassiti come pulci, zecche, flebotomi, zanzare, ci pensano antiparassitari efficaci come, ad esempio i Frontline Tri Act, i Frontline Combo o collari specifici come Seresto o Scalibor. È importante, infatti, escludere il campo con l’erba secca, che può nascondere pericoli per il nostro amico. Le spighe di graminacee, dette comunemente forasacchi, in questo periodo dell’anno sono dure e appuntite tanto da poter penetrare con facilità in varie parti del corpo del nostro amico, provocando non pochi problemi.

La penetrazione e migrazione del forasacco all’interno del corpo del nostro cane, può raggiungere vari e distanti distretti anatomici, dando luogo ad una sintomatologia e un decorso di gravità variabile. 

Quali sono le zone colpite dai forasacchi?

Vediamo nel dettaglio quali sono le zone particolarmente soggette all’infiltrazione di forasacchi:

  • Zampe: spesso infatti durante la passeggiata, può capitare che il forasacco si incastri e insinui tra le dita del cane. Questo provocherà immediatamente un notevole fastidio al nostro amico, che tenterà di allontanarlo e liberarsene con insistenza. Il lambimento continuo della zona, la possibile zoppia e quindi sottrazione dell’arto interessato al carico della forza, potrebbe farci intuire un intenso fastidio. Se il forasacco non viene rimosso tempestivamente, ispezionando la zona, potremmo notare la comparsa di un ingente processo infiammatorio e quindi, rossore della zona, gonfiore e pus.
  • Cute: il forasacco può insinuarsi in distretti vari della cute del nostro amico, lungo tutto il suo corpo. Da qui, l’aspetto più preoccupante sarà rappresentato dalla possibilità dello stesso di migrare e quindi raggiungere vari organi con una conseguente evoluzione più o meno grave della condizione. Il punto di penetrazione della spiga sarà evidente perché si mostrerà arrossato, gonfio, con comparsa di infezione, pus e dolore.
  • Gola: quando ci si trova in un campo con vegetazione molto alta, il forasacco può penetrare anche nella gola, arrecando problemi respiratori più o meno gravi. Questo infatti può localizzarsi a livello di trachea e polmoni, determinando un processo infiammatorio più o meno blando, fino a polmoniti anche gravi. Il nostro amico mostrerà tosse a volte anche emorragica.
  • Naso: il forasacco che si localizza nel naso rappresenta una evenienza da non sottovalutare. Il nostro amico inizierà in questo caso a fare ripetuti starnuti, fino a 15 di seguito, con possibilità anche di fuoriuscita simultanea di sangue dal naso. Il forasacco penetrato dalle narici richiede una visita medico veterinaria di urgenza perché la remissione della sintomatologia, e quindi la scomparsa degli starnuti, non indica necessariamente ed unicamente l’ eliminazione spontanea dello stesso, ma può anche essere sentore di una migrazione del forasacco. Questo potrebbe infatti esser stato deglutito e quindi essere arrivato nello stomaco o aver migrato fino ai polmoni. Queste ovviamente saranno condizioni di una gravità significativa.
  • Occhi: la localizzazione oculare del forasacco comporta un notevole fastidio, che porterà l’animale a grattarsi intensamente nel tentativo di rimuovere il corpo estraneo. Si potrà giungere ad una congiuntivite con lacrimazione oculare più o meno intensa. In questo caso deve essere tempestivo il ricorso ad una visita medico veterinaria per evitare che i danni possano diventare, con il tempo, ingravescenti.
  • Orecchie: in sede auricolare il forasacco arreca dei danni e dei fastidi ingenti. Il nostro amico, in seguito alla penetrazione del forasacco nell’orecchio, farà di tutto per tentare di eliminarlo. Noteremo un grattamento insistente, una deviazione laterale della testa e segni di dolore. In questa condizione si potrebbe instaurare un’infezione e quindi un’otite batterica con accumulo di liquido e di materiale purulento, anche maleodorante. La rimozione tempestiva della spiga essiccata dall’orecchio del nostro amico sarà fondamentale per evitare una penetrazione in profondità e che potrà giungere fino alla perforazione del timpano. 

Cosa fare quando il cane ha un forasacco? Come proteggerlo?

Quando ci si accorge della presenza del forasacco è difficile e sconsigliato provare a rimuoverlo in modo inconsapevole ed improvvisato. È infatti possibile che il tentativo di rimozione possa solo peggiorare la situazione esistente e porre l’animale in una condizione ancora più critica e difficile da risolvere. 

Sarà infatti indispensabile, in questi casi, recarsi dal medico di fiducia e fare in modo che sia lui a provvedere alla rimozione del forasacco. A causa dell’intenso dolore provato dal nostro amico, potrebbe essere necessario ricorrere ad una sedazione, per evitare ulteriori sofferenza o movimenti bruschi che potrebbero rendere più difficile la risoluzione del problema. Infine, nel caso in cui il corpo estraneo non sia evidente all’ispezione, il medico potrà ricorrere ad un’ecografia, per individuare il forasacco e comprenderne bene la sede di migrazione e la conseguente strategia di attacco. 

Poiché quindi la penetrazione di questa spiga essiccata può comportare non pochi problemi al nostro amico, sarà consigliato rispettare poche e semplici indicazioni che riducono drasticamente un inconveniente del genere. Primo tra tutti, è consigliato, per i cani che hanno una conformazione auricolare caratteristica e quindi orecchie pendule e lunghe, ricorrere all’uso dei classici “paraorecchie”, che limitano fortemente la possibile penetrazione della spiga essiccata nell’orecchio. Oppure, per i cani che hanno un pelo molto folto e molto lungo, viene consigliato di ridurre il pelo mediante un’accurata toelettatura.

Si propone inoltre, nel periodo caldo e quindi nella stagione estiva, di evitare lunghe passeggiate in zone di campagna in cui è elevato il rischio di incontrare i forasacchi, o comunque si consiglia di prestare attenzione anche in città alla presenza degli stessi, perché si potrebbero rinvenire anche in zone periferiche della città o in parchi cittadini, o ancora ai lati del marciapiede, dove tendono a raccogliersi e ad essiccare progressivamente al sole. 

Nostro consiglio è inoltre quello di controllare sempre l’intero mantello e l’intero corpo del nostro amico, al ritorno dalla passeggiata, prestando particolare attenzione alle zone a rischio, in modo da assicurarsi della mancanza dei forasacchi sul corpo del nostro amico. Si può fare ricorso anche a peculiari spazzole che possono aiutare ad individuare eventuali forasacchi imprigionati nel pelo ed inoltre, spazzolando, si potrà notare se il nostro amico prova dolore in qualche precisa zona o in qualche punto del corpo. La nostra attenzione sarà, come sempre, la salvezza del nostro migliore amico.