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Orecchie pulite, non solo un fattore estetico!

Prenderci cura del nostro amico a 4 zampe è per noi un vero piacere. Lo spazzoliamo, facciamo con lui lunghe passeggiate, lo accompagniamo dal medico per i controlli di routine e i check up di base, e giochiamo con lui condividendo attimi di divertimento.

Tra gli impegni e le principali cure da prestare al nostro fedele amico c’è l’igiene e la pulizia delle orecchie. Risulta infatti fondamentale effettuare con una certa periodicità una accurata e completa pulizia dell’orecchio esterno ed interno.

Patologie Auricolari

Le patologie auricolari infatti, sono tra le più diffuse e frequenti e possono essere rappresentate da affezioni patologiche saltuarie e di rapida risoluzione ma anche arrivare a otiti recidivanti. Tra le più comuni cause di questo tipo di disturbo, ci sono: 

1. Penetrazione e/o proliferazione di agenti patogeni come:

- funghi: il più comune è Malassezia, lievito fisiologicamente presente a livello di pelo e cute di animali sani, ma che a seguito della creazione di condizioni ideali per la sua proliferazione e crescita  può  determinare patologie nei nostri amici. La conseguenza a livello auricolare è la possibile genesi di una otite caratterizzata da un cerume maleodorante. Tale lievito, cosi come gli altri, cresce in condizioni di notevole umidità. Per questo motivo, un fattore predisponente alla base di  questa patologia può essere il lavaggio del nostro amico senza che poi si asciughino bene le orecchie;

- batteri:  anche agenti batterici possono rivelarsi pericolosi per la salute delle orecchie del nostro amico a quattro zampe. Infatti, se le infezioni sostenute da batteri non vengono curate adeguatamente, si rendono responsabili di intenso dolore, accompagnato dalla fuoriuscita di una sostanza purulenta (bianco-giallastra);

- parassiti: il principale è un acaro del genere otodectes, che infesta i condotti auricolari dei nostri animali e si muove liberamente al loro interno. Questi parassiti sono caratterizzati dalla possibilità di passare facilmente da un orecchio all’altro tanto da determinare molto frequentemente una infestazione bilaterale. Un segno tipico di questa particolare otite è il riscontro di un accumulo di secrezione secca, marrone o nerastra con il caratteristico aspetto a “fondo di caffè”. Non è particolarmente maleodorante, ma può causare prurito molto intenso con conseguenti lesioni secondarie da grattamento e quindi autotraumatismi (otoematoma, lesioni periauricolari).

2. Ingresso di corpi estranei. Primi tra tutti, per frequenza e per gravità, ci sono i forasacchi: piccole spighe particolarmente appuntite che possono incastrarsi nelle orecchie del nostro cane, determinando importanti infiammazioni e potendo, nel loro movimento all’interno del canale auricolare, arrivare a penetrare e forare il timpano.

L’ingresso dei corpi estranei nelle orecchie è particolarmente frequente in alcune razze a causa della loro caratteristica conformazione auricolare. Ne sono un esempio i Cocker Spaniel, Basset Hound e ancora molte tipologie di cani da caccia. Le orecchie di questi soggetti, lunghe o con molti peli, durante le passeggiate possono catturare, ad esempio, polvere o altro materiale estraneo, con successiva penetrazione all’interno del condotto uditivo. Inoltre, i cani con orecchie pendenti hanno una ridotta e difficoltosa aerazione del condotto auricolare, predisponendo cosi allo sviluppo di infezioni a causa della presenza di un pabulum caldo umido, ideale per la proliferazione microbica.

3. Allergie. A livello delle orecchie si può anche avere espressione di allergie o intolleranze alimentari che trovano espressione a tale livello, provocando infiammazione. Un caratteristico sintomo, in questo caso, è  dato dalla presenza di scaglie di pelle, forfora e intenso prurito.

Ecco quindi come, nell’ambito della prevenzione delle patologie delle orecchie, rivesta un ruolo fondamentale la pulizia e l’igiene di questo organo importante ed estremamente sensibile. Un adeguato livello igienico risponde non solo ad una finalità di carattere estetico, ma ha una rilevanza sanitaria specifica. Pulire e mantenere un adeguato micro-ambiente a livello auricolare può essere fondamentale per la prevenzione di tutte quelle comuni cause che possono condurre a patologie auricolari. Vista in questa ottica, la pulizia delle orecchie deve rappresentare una pratica routinaria e costante, e quindi deve per noi diventare familiare e semplice da eseguire, in modo da riuscire a farla in casa. Ovviamente la procedura può essere eseguita tranquillamente dal veterinario, ma è bene ricorrere al suo aiuto solo nei casi estremi, in presenza di dolore, infiammazione, per controlli periodici o se risulta complesso per noi eseguirla tra le mura domestiche.

Come lavare le orecchie al nostro pet

Il vostro medico veterinario vi saprà indicare il corretto modo di lavare le orecchie del vostro amato amico, indicandovi modo e prodotti specifici da usare in base alla particolare esigenza. Noi qui, proviamo a riassumere i punti essenziali delle operazioni necessarie per una accurata pulizia di routine.

  1. Occorre innanzitutto essere aiutati da un amico in modo tale che uno dei due potrà reggere, accarezzare e tranquillizzare l’animale e l’altro procederà con le manovre di pulizia.
  2. Ruotiamo leggermente la testa del nostro amico verso il lato dell’orecchio da pulire, prendere tra le mani l’orecchio con decisione e sollevarlo verso l’alto in modo tale da rendere rettilineo il canale auricolare.
  3. Introduciamo il prodotto consigliato dal medico nel canale auricolare (questa potrebbe essere un’operazione non molto gradita dal nostro amico).
  4. Massaggiamo accuratamente la base dell’orecchio (dobbiamo sentire “ciac ciac” per la presenza del liquido di lavaggio), in modo tale da distribuire al meglio il prodotto introdotto, anche in profondità.
  5. Lasciamo che il nostro amico possa scrollarsi e scuotere tranquillamente la testa in modo da allontanare il liquido in eccesso.
  6. Provvediamo, inoltre, con  utilizzo della carta a pulire bene il condotto uditivo, eliminando eccesso di liquido (NON USARE cotton fioc o qualcosa che lasci “pelucchi”).
  7. Lasciamo poi che il nostro bravissimo amico si distragga un poco, magari regalandogli un premio per la pazienza dimostrata e poi proseguiamo con la pulizia dell’altro orecchio.
  8. Possiamo cosi completare la pulizia passando sul padiglione auricolare un pezzo di carta o la “cotonina” (particolare cotone che non lascia “pelucchi”), intrisa dello stesso detergente usato per il condotto uditivo.

Questa operazione va ripetuta periodicamente a seconda della peculiare esigenza del nostro amico. Sarà il medico a indicarci la frequenza con la quale svolgere la pulizia auricolare. Se il cane però dovesse avere dei fastidi, non sarà difficile accorgercene. Tra i segni clinici più frequentemente riscontrati nel caso di problematiche auricolari ci sono:

  • rotazione della testa verso il lato dolente;
  • abbassamento dell’orecchio interessato (se si tratta di un cane con orecchie dritte);
  • aumento di cerume;
  • arrossamento dell’orecchio;
  • presenza di secrezioni di colore vario, pus, croste o forfora;
  • cattivo odore che fuoriesce dal condotto uditivo;
  • cambiamento del temperamento, maggiore aggressività causata dal forte dolore;
  • grattamento dell’orecchio interessato a causa di prurito intenso.

Nel caso compaia uno o più di uno di questi segni clinici, nel caso in cui si abbia qualche perplessità sullo stato di salute delle orecchie del nostro amico, occorre portarlo dal medico che saprà prontamente individuare il problema e consigliarvi sul da farsi. Ricordiamo inoltre che il controllo di un ottimale stato di salute delle orecchie del nostro amico rientra tra le pratiche di routine medico veterinarie alle quali sottoporre il nostro amato animale.

Il cane è il migliore amico dell’uomo, ma il veterinario è il migliore amico di cane e padrone!