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Cibo secco o cibo umido?

Quando qualcuno decide di adottare un cane o un gatto opera una scelta personale, preferisce il miglior amico dell’uomo oppure l’amico indipendente. In ogni caso non bisognerebbe commettere l’errore di credere che queste creature siano animali senza pretese, degli amici che si accontentano di qualche fugace coccola. Ebbene, i cani e i gatti hanno istinti, necessità e caratteristiche diverse e ben definite.

In questo senso, gli amanti degli animali da compagnia finiscono per condividere una grande preoccupazione: l’alimentazione. Trovare la perfetta miscela di nutrimento e gusto non è che l’inizio. La questione è molto più complicata. Cani e gatti necessitano di un apporto nutritivo differente, di un’alimentazione che sappia rispettare la loro singolare natura e le loro caratteristiche: i cani sono onnivori e hanno una dentatura più forte in grado di sminuzzare il cibo (la loro dieta è variegata e comprende alimenti anche più duri); i gatti sono carnivori e preferiscono cibi aromatizzati e facilmente masticabili (la loro alimentazione ruota intorno alle proteine animali). Valutare solo questi singoli aspetti non è sufficiente per individuare il nutrimento più adatto: è necessario far luce sulle caratteristiche del proprio cane o gatto (età, taglia, razza e problemi di salute). Un’alimentazione corretta deve saper seguire sia queste linee guida che le caratteristiche individuali e le particolari esigenze del momento.

È fondamentale essere informati circa le quantità, la frequenza e la tipologia di cibo da somministrargli (il veterinario e il reperimento di informazioni di genere sono un buon punto di partenza). Chiaramente l’ultima parola circa il cibo spetta sempre all’amico di zampa. La scelta non è delle più semplici. Chi è alle prime armi si ritroverà a dover scegliere tra un’ampia gamma di prodotti studiati per gli animali da compagnia e una varietà di marche e di linee. Il buon padrone non deve cedere alla tentazione di nutrire il proprio amico di zampa con alimenti adatti al consumo umano. Le esigenze dei cani e dei gatti sono così diverse da quelle umane che una dieta fortemente sbilanciata potrebbe provocare dei seri problemi di salute come la dissenteria, il rigurgito, i disturbi gastrointestinali e così via.

Anche se normalmente l’apparato digerente modifica le molecole complesse degli alimenti in componenti più semplici, in sostanze che possono essere assorbite, esistono delle evidenti differenze tra il sistema digerente dei cani e dei gatti e quello umano: essi non possiedono enzimi digestivi per la trasformazione degli amidi, sono dotati di un’acidità tale nello stomaco da digerire qualsiasi cibo (ossa comprese) e così via. È necessario che il buon padrone opti per degli alimenti specifici. Ma su cosa dovrebbe indirizzarsi? Cibo secco o cibo umido? La risposta è dipende.

Prendiamo il caso dei cani.

Spesso i proprietari di cani optano per un’alimentazione basata esclusivamente sul cibo secco ovvero sulle crocchette. Perché? L’alimento secco possiede combinazioni nutritive complete che non necessitano di eventuali integrazioni ed è più facile da conservare nel tempo. Ogni scelta però deve tener conto dell’età (cucciolo, adulto o anziano), del peso (sottopeso, normopeso, sovrappeso o obeso), dell’attività fisica (intensa o scarsa) e delle condizioni di salute del cane (diabete, disturbi gastrointestinali, allergie o intolleranze alimentari, calcoli renali e così di seguito).

L’unicità di ogni fido spinge verso la strutturazione di una dieta quasi personalizzata. Il giusto apporto calorico ed energetico deve scaturire da una serie di combinazioni fondate su un’alta percentuale di proteine animali. Ma non solo. Una sana dieta ha bisogno di grassi (utili come riserva energetica), di fibre (adatte a facilitare la digestione) e di un mix di Omega 3, minerali, vitamine ed elementi antiossidanti (necessario per le difese immunitarie). Il cibo secco è capace di restituire questa miscela nutritiva, completa e vincente. Tuttavia alimentare il fido esclusivamente con degli alimenti secchi restituisce dei pro e dei contro.

  • Tra i pro: nutrizione completa priva di integrazione, confezioni che durano più a lungo e che restituiscono un ottimo rapporto qualità/prezzo;
  • Tra i contro: eventuali problemi ai reni, presenza di additivi e di coloranti e scarsità di acqua. Il cane non presta molta attenzione all’aspetto del cibo: il fedele amico dell’uomo sceglie con il gusto e con l’olfatto. Ebbene, il cibo secco inibisce l’utilizzo di questi sensi e contribuisce a generare possibili inappetenze o gravi problemi di salute.

E il cibo umido? Gli alimenti umidi, contrariamente, gratificano l’olfatto e il gusto del cane ma risultano carenti di alcune sostanze dagli elevati benefici nutrizionali (come vitamine e sali minerali). Quando il cane mostra apprezzamento per il cibo umido è chiaro che il buon padrone non può cedere all’impulso di risparmiare acquistando alimenti di bassa qualità o del cibo secco. È una scelta più costosa ma è comunque una scelta doverosa. Le gustose ricette sul mercato sono pensate per soddisfare il fiuto e il palato più esigenti (è necessario prestare molta attenzione all’aroma, molto spesso viene amplificato per coprire la reale composizione di proteine di bassissima qualità, cereali, soia e verdure con cui sono preparate). Gli alimenti umidi sono appetibili, hanno un elevato potere saziante e sono adatti per quei cani con problemi dentali; allo stesso tempo però sono facilmente deperibili, restituiscono degli odori sgradevoli e non permettono lo sviluppo e il mantenimento di una sana dentatura (la morbida consistenza non svolge alcun massaggio gengivale e nessuna azione di pulizia dentale).

Una soluzione potrebbe essere quella di sfruttare le proprietà vantaggiose di entrambi gli alimenti: mescolando un cucchiaio di cibo umido a quello secco si creerebbe un mix delizioso ed equilibrato. Il secco compirà il suo ruolo a livello nutrizionale, digestivo e quindi di masticazione; l’umido fornirà una piccola dose di nutrienti nobili.

Prendiamo il caso dei gatti.

La dieta naturale di un gatto, ricca di grassi e di proteine ma molto povera di carboidrati, è essenziale per il mantenimento del benessere psicofisico di questo animale carnivoro (ed evita problemi quali obesità, diabete, disturbi digestivi e simili). Una sana alimentazione deve riuscire a fornire tutte quelle sostanze che il gatto non sintetizza spontaneamente ma che deve assumere in modo costante (come la forma attiva della vitamina A o la Niacina) e deve garantirgli un apporto adeguato di amminoacidi, taurina, arginina, Omega 3 e così via. Largo, quindi, alla carne rossa e bianca e al pesce. Anche in questo caso non esiste una formula dietetica che possa andar bene in tutti i casi; l’alimentazione va gestita considerando che le caratteristiche nutrizionali (e quindi le quantità di cibo) variano in base all'età, alle eventuali malattie o disturbi, dell'attività fisica svolta, dello stato riproduttivo e del peso del gatto (per esempio, un micio sterilizzato dovrà assumere una quantità minore di cibo rispetto a un gatto che gode di buona salute).

Si presenta così il solito dilemma: cibo secco o cibo umido? Come riuscire a regolarsi? È bene considerare che il cibo secco contiene più calorie e nutrienti ma è povero di acqua (essendo nutrienti ma meno sazianti, le crocchette potrebbero aumentare il rischio di obesità). Il cibo umido, essendo ricco di acqua, consente al gatto di assumere una quantità di liquidi maggiore di quanto non farebbe normalmente (non ne è un gran consumatore). Una dieta di soli croccantini, perciò, potrebbe innescare problemi come l’obesità, la disidratazione o i disturbi ai reni; una dieta di solo cibo umido comporterebbe un minor valore nutrizionale e quindi uno scompenso nutritivo.

Quello che un buon padrone dovrebbe fare è stilare una dieta personalizzata basata sulle reali condizioni ed esigenze del felino (se il gatto ha problemi renali o di masticazione è più indicato il cibo umido, per esempio). La scelta giusta è quella dell’alternanza: intervallando il cibo secco a quello umido si avrà la possibilità di sfruttare i vantaggi di entrambi gli alimenti e contemporaneamente si eviterà che il micio si abitui a un solo tipo di cibo. Largo allora ai paté, ai bocconcini, agli straccetti in gelatina e alle mousse. Se si vuole godere della compagnia di un animale sano e forte è necessario che si prenda in seria considerazione il fattore alimentazione.

Fornirgli un adeguato apporto nutritivo è il primo passo per renderlo un animale sano, felice e vitale. Quando il padrone cura l’alimentazione del proprio amico di zampa mette in moto un effetto domino dai risvolti positivi: il corretto apporto calorico conduce a un perfetto sviluppo psicofisico dell’animale, il che porta a un’intensa vitalità, a un manto sano e luminoso, a una bocca e a una dentatura in salute, a una facile digestione, eccetera. Ogni amante degli animali deve fare i conti con dei parametri come la specie di appartenenza, la conformazione fisica, l’apparato digerente e così di seguito.

L’alimentazione giusta è il tentativo volto a conservare quel nutrimento che l’animale avrebbe in natura. Perché il benessere di ogni animale da compagnia ha inizio proprio da qui.