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Rogna nel gatto

La rogna è una patologia degli animali che almeno una volta abbiamo tutti sentito nominare. è una malattia causata da parassiti, ed in particolare dagli acari. Questi sono dei vermiciattoli solitamente di forma simil-tondeggiante con piccole zampette. Sono dei parassiti che con grande frequenza si localizzano non solo sulla cute del nostro amico, ma più comunemente vivono e sono presenti anche in casa nostra.

In particolare però, gli acari della rogna sono dei parassiti che hanno bisogno di soggetti infetti per potersi riprodurre. Pertanto la loro vita è strettamente vincolata alla presenza di animali su cui potersi stabilire e da poter sfruttare. Si parla per questo motivo di "parassiti obbligati", per intendere quindi la loro incapacità di sopravvivere lontano dal corpo di un ospite. Sarà infatti proprio sull'ospite che il parassita svolgerà il suo intero ciclo vitale, che dura complessivamente 21 giorni.

Le rogne sono patologie la cui via di trasmissione è comunemente il contatto. Sarà fondamentale che la diagnosi venga fatta tempestivamente, per riuscire a isolare l'acaro responsabile e impostare una terapia mirata. La possibilità di trasmissione mediante contatto rende inoltre necessario l'isolamento dell'animale infetto, in modo tale che questo non possa rappresentare un rischio.

Non va dimenticato, infatti, che alcune rogne (poche per fortuna) possono anche attecchire sull'uomo, e quindi sarà fondamentale che il medico identifichi prontamente la rogna del nostro amico per indicarci come, se necessario, tutelare anche la nostra salute. La diagnosi quindi, è di fondamentale importanza, e per fortuna richiede procedure molto semplici, non dolorose per l'animale, e rapide. Il più delle volte si potrà procedere mediante osservazione al microscopio ottico di campioni prelevati dall'animale, come ad esempio raschiato cutaneo, oppure mediante un protocollo peculiare e differente a seconda della specifica patologia. Il medico quindi provvederà a individuare il parassita e identificare la specifica patologia dermatologica. Va aggiunto tuttavia che molte rogne hanno un carattere pruriginoso, pertanto molte volte nella cura il medico dovrà anche inserire un protocollo terapeutico per le lesioni provocate dall'animale stesso, nel tentativo di placare l'intenso prurito.

Ci sono diversi tipi di rogna e le più importanti e diffuse sono: rogna otodettica, in generale la più diffusa e conosciuta, la rogna notoedrica, che infetta tutta la superficie corporea lasciando segni evidenti a livello di testa, arti e collo, rogna sarcoptica che rappresenta una malattia non particolarmente frequente nel gatto ma altamente contagiosa.

Nel dettagli quindi, la rogna auricolare, anche detta rogna otodettica, è sostenuta da un acaro chiamato otodectes cynotis, non visibile ad occhio nudo, ma solo mediante uno strumento specifico chiamato otoscopio. Si tratta di un acaro non specie-specifico, che quindi può infestare sia i cani che i gatti, e altamente contagioso. Il medico riconoscerà il movimento di questo piccolo parassita all'interno del cerume dell'orecchio. Trattandosi di parassiti altamente contagiosi, quindi, sarà possibile rinvenirli anche in altri animali, che coabitando col primo possono contrarre la patologia.

Questi parassiti si stabiliscono all'interno del condotto uditivo, e la loro permanenza in questa sede è responsabile di un intenso e spesso costante prurito. L'animale infatti mostrerà un grattamento continuo fino a diventare eccessivo, delle ferite più o meno profonde, tenderà a scuotere la testa, e a mantenere una deviazione laterale della stessa. Il cerume, in corso di otoacariasi, assume un aspetto fondamentale. Si dice infatti che il cerume in questo caso è patognominico, cioè permette di riconoscere la malattia, avendo infatti un aspetto associabile univocamente ad essa: si presenterà come un cerume scuro, secco nerastro, a volte associato a sangue. Sarà fondamentale quindi intervenire con una terapia mirata e precisa perchè uno stato del genere, prolungato, può comportare gravi danni all'udito del nostro amico e può causare il cosiddetto otoematoma.

Altra rogna è quella rappresentata dalla rogna sarcocptica, malattia altamente contagiosa, causata da sarcoptes scabei, che può colpire sia uomo che animali. Si tratta di un acaro che, come anche gli altri, preferisce sempre la vita a contatto con l'animale piuttosto che quella al di fuori dell'ospite. Questi acari parassitano la pelle di gatti di tutte le età, anche se risultano leggermente più comuni nei gatti giovani. Il sintomo distintivo della malattia è un prurito intenso: il gatto tende a grattarsi intensamente, a mordersi. Questo sintomo risulta associato anche ad altri sintomi, quali perdita di pelo a chiazze, pieghe e croste. Sarà di fondamentale importanza impostare una terapia mirata e precisa, anche per evitare l'instaurarsi di infezioni batteriche secondarie, a partire alle lesioni autoindotte dal gatto.

Infine accenniamo ad un'altra rogna, molto comune, rappresentata dalla rogna notoedrica. Questa è una malattia dermatologica parassitaria sostenuta dall'acaro notoedres cati, che non solo può colpire il gatto ma può interessare anche altri mammiferi, compreso l'uomo. Questo acaro vive normalmente negli strati superficiali dell'epidermide, scavando gallerie e nutrendosi di detriti cellulari. In alcune condizioni può accadere che l'acaro però possa sopravvivere anche nell'ambiente esterno, rendendo possibile anche il contagio per via indiretta.

Si tratta pertanto di una patologia estremamente contagiosa, che quindi costituisce un serio problema nei contesti di collettività, come nel caso dei gattili o di colonie feline.

I sintomi sono tipici, più che altro in riferimento alla peculiare e caratteristica distribuzione delle lesioni. Queste infatti dapprima si presentano come papule o scaglie localizzate al bordo del padiglione auricolare, in un secondo momento interesseranno e si estenderanno all'intero padiglione, e poi a muso e collo. Con il progredire del processo ci potrà essere un cambiamento conformazionale delle croste, che diventeranno spesse, giallastre, rugose. Il tutto sarà accompagnato da un prurito intenso e da lesioni secondarie da autotraumatismo. Si tratta inoltre di una patologia che si instaura più comunemente su animali immunodepressi, come ad esempio quelli affetti da FIV e FeLV.

Insomma, le patologie dermatologiche del gatto sono molteplici: alcune, come abbiamo visto, possono anche arrecare danni all'uomo, e questo rende necessaria un'attenta valutazione anche di sintomi che possono sembrare minori o secondari.